Da oltre 125 anni l’Italia si distingue per la produzione d’energia elettrica sostenibile, proveniente da fonti rinnovabili. L’Italia è da sempre considerata una delle eccellenze mondiali nella produzione d’energia idroelettrica, importante fonte di energia rinnovabile (FER). La prima grande centrale italiana venne attivata nel 1895 a Paderno (Lecco), sul fiume Adda. La centrale geotermica di Larderello (Pisa), in funzione dal 1911, con il suo know-how è ancora oggi una delle eccellenze tecnologiche mondiali. Accanto alle sopra citate vi sono poi le NFE – Nuove Fonti di Energia Rinnovabile: fotovoltaico, eolico, biomassa (rifiuti). Il contributo principale è quello dato dall’energia solare, prodotta con impianti fotovoltaici, connessi in rete o isolati, che nel 2017 ha prodotto il 7,3% del fabbisogno nazionale, dato in rapida crescita rispetto agli anni precedenti, considerando che fino al 2010, tale valore si aggirava solo intorno al 0,5%.
Quanta è l’energia rinnovabile prodotta in Italia?
La percentuale di domanda di Energia Elettrica soddisfatta da fonti rinnovabili, in Italia, già oggi arriva a circa il 35%. La media europea è del 34,2%.
L’Italia rimane sotto alla media europea nel settore delle FER per il settore termico, la climatizzazione, riscaldamento e condizionamento degli edifici, il che la fa arretrare nella classifica dei consumi elettrici totali. La percentuale di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili è in miglioramento anche perché è facilmente incrementabile, in modo diffuso, quella fotovoltaica. Il fotovoltaico rappresenta una facile soluzione futura per aumentare la produzione di energia elettrica a zero emissioni. Lo sviluppo della produzione da fonti rinnovabili rappresenta anche un obiettivo d’indipendenza dall’import di carburanti fossili inquinanti e della stessa energia elettrica. Il fabbisogno elettrico del 12,8% dei consumi totali in Italia (dato Terna, 2017) viene soddisfatto con l’acquisto di energia elettrica dall’estero, trasportata attraverso l’utilizzo di elettrodotti e diffusa, in Italia, tramite le reti di trasporto e distribuzione locale. Tuttavia, in determinati momenti, l’Italia vende, esporta, energia elettrica, nei Paesi interconnessi alla rete, grazie soprattutto alle efficienti, flessibili, moderne, centrali termoelettriche a turbogas, che possono intervenire durante i picchi di richiesta in modo tempestivo e puntuale.
Il PNRR e le energie rinnovabili
La missione 2 del PNRR cita esattamente: “L’incremento della quota di energia prodotta da fonti di energia rinnovabile (#FER) nel sistema, in linea con gli obiettivi europei e nazionali di #decarbonizzazione”, “Potenziamento e digitalizzazione delle infrastrutture di rete per accogliere l’aumento di produzione da FER …”. Il #PNRR, pone proprio la mobilità elettrica come “leva di miglioramento complessivo della qualità della vita (riduzione inquinamento dell’aria ed acustico, …”. Il Piano Nazionale prevede e stima, anche, una nuova produzione di 2.500 GWh annui, da fotovoltaico, che contribuirà a una riduzione delle emissioni di gas serra stimata in circa 1,5 milioni di tonnellate di CO2 all’anno. Si consideri che un veicolo elettrico ricaricato da pannelli solari è una soluzione con emissioni zero ed inoltre, davvero anche a chilometro zero, quindi con grande efficienza energetica, definita “dalla fonte alla ruota”. L’obiettivo del PNRR è quello di sostenere la realizzazione anche delle fonti rinnovabili off-shore, eoliche (già sviluppate in vari Paesi del Nord Europa), ma anche tecnologie più sperimentali, come, ad esempio i generatori che sfruttano il moto ondoso. Il PNRR considera già anche l’importanza della qualità della vita nelle nostre popolose città, che stanno sempre più crescendo e necessiteranno, assolutamente, della riduzione, eliminazione, delle emissioni nocive da gas di scarico dei motori a scoppio ma limitando notevolmente la rumorosità dei veicoli, con l’adozione della mobilità elettrica.
Il PNRR ed i sistemi di accumulo dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e da quelle sostenibili
I sistemi di accumulo, insieme alle cosiddette reti elettriche intelligenti (#smartgrid), stanno diventando delle soluzioni reali, sempre più attuali e funzionanti che renderanno la produzione e l’uso dell’energia elettrica prodotta con fonti rinnovabili più efficiente e quindi strategica per l’Italia. I nuovi sistemi intelligenti potranno accumulare, ad esempio, energia elettrica fotovoltaica durante i giorni di sole, di maggiore produzione, per poi reimmetterla, nella stessa rete elettrica, durante i giorni di maggiore richiesta, soprattutto, quando la rete internazionale richiederebbe maggiore produzione, cioè l’intervento delle centrali elettriche di produzione tradizionale, non rinnovabile.
Utilizzo dell’energia in un’auto elettrica
Un veicolo elettrico utilizza l’energia con un’efficienza molte volte superiore a qualsiasi mezzo con motore a scoppio, tradizionale, ma anche ad idrogeno. Un’auto elettrica anche se ricaricata da energia prodotta in modalità termoelettrica, cioè con un generatore che consuma gas naturale, per produrre elettricità, per le sue caratteristiche tecniche, anche della filiera distributiva elettrica, è, senza dubbio alcuno, molto più efficiente e quindi nettamente più economica e meno inquinante di un’automobile simile, con motore a scoppio ed alimentazione con lo stesso gas naturale.
GLOSSARIO
FER – Fonti di Energia Rinnovabile
PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
NFER – Nuove Fonti di Energia Rinnovabile, fotovoltaico, eolico, biomassa (rifiuti)