Costano troppo? Falso.
Oggi il prezzo d’acquisto di un’auto elettrica è apparentemente alto e spesso è una barriera all’acquisto per molti. Il principale parametro da considerare è però il TCO, Total Cost of Ownership, cioè il costo totale di possesso e uso di questo tipo di veicolo. Secondo gli studi del Politecnico di Milano che confrontano veicoli simili con un chilometraggio annuo di 11.000 km, per un periodo di 10 anni, dopo un anno i costi si pareggiano. Vanno considerati i minori costi per l’acquisto dell’energia rispetto al carburante, quelli di manutenzione e di gestione (bollo gratuito per i primi 5 anni nelle elettriche). In 10 anni i risparmi possono raggiungere i €12.000. In questi calcoli non sono stati considerati gli incentivi all’acquisto disponibili che aumenterebbero ulteriormente i risparmi di chi guida un’auto elettrica.
Le auto elettriche inquinano di più? Falso.
Sono l’ideale per l’uso in città perché non producono emissioni pericolose per la salute, non sono rumorose e climalteranti durante la circolazione e sono una delle soluzioni per migliorare la qualità della vita, contrastare l’inquinamento dell’aria. La quantità di emissioni nel ciclo completo di durata, ossia le emissioni che sono prodotte anche dalla generazione di elettricità e dalla produzione dell’intero veicolo, comprese le batterie, con il metodo che analizza l’intero ciclo di vita, LCA (Life Cycle Assessment), in Italia, si stima che un’auto elettrica abbia emissioni di anidride carbonica sempre inferiori a quelli degli omologhi veicoli diesel, benzina o a gas, anche grazie all’altissima efficienza sia dei motori elettrici ma anche del ciclo di produzione e trasporto dell’energia elettrica. Il 40% circa, dell’energia elettrica consumata in Italia è prodotta da fonti rinnovabili, geotermico, idroelettrico, fotovoltaico ed eolico.
In Italia non ci sono abbastanza punti di ricarica? Falso.
In Italia si può affrontare un viaggio con un veicolo elettrico, di tecnologia attuale, con un’autonomia media di circa 300 km, senza esaurire le batterie. Nel nostro Paese sono già disponibili circa 20.000 punti di ricarica pubblici. Rispetto al normale uso di un’auto a combustibili fossili, bisogna ricordarsi che è molto utile la ricarica notturna, ovvero durante le soste prolungate, per iniziare sempre i viaggi lunghi con il pacco batteria completamente carico basta una normale presa elettrica da 16A (quella della lavatrice). In alternativa, le nuove colonnine di ricarica ultrarapide, “ultra fast”, combinate con la nuova tecnologia delle batterie ad 850V, possono ricaricare in soli 5 minuti di sosta un’autonomia di circa 100 km, che permettono già una guida di un’auto elettrica con una programmazione analoga a quella del viaggio con una diesel o benzina. Una importante soluzione sarà la diffusione capillare delle colonnine di ricarica sulla rete autostradale, all’interno delle normali stazioni di servizio.
L’auto elettrica “non emoziona”? Falso.
Sin da subito chi prova un’auto elettrica riconosce la sua grande facilità ed intuitività d’uso, la sua silenziosità, tuttavia, nella guida in montagna ma anche in città l’auto elettrica trasmette grande piacere di guida sia per la sua altissima dinamicità, assenza di rumori e vibrazioni, comfort. In termini assoluti, poi, le auto elettriche sanno essere anche molto sportive perché hanno mediamente prestazioni di accelerazione e ripresa decisamente migliori, anche rispetto a modelli di categoria superiore, con motore a scoppio più potente, proprio grazie alla dinamicità permessa dalla coppia motrice dei motori elettrici, disponibile al 100% sin da fermi, a parità di potenza totale disponibile. Grazie al freno motore rigenerativo, l’auto elettrica permette anche l’unicità della guida con l’uso del solo pedale dell’acceleratore, che in città risulta particolarmente piacevole e confortevole, oltre che molto ecologica poiché produce energia elettrica per la ricarica delle batterie durante tutte le decelerazioni e frenate.