Il mercato europeo dell’auto ha subito una netta crisi: nel 2019, tra gennaio e aprile si vendevano circa 5.000.000 di automobili, mentre nel 2021, nel primo quadrimestre, ne sono state vendute solo 3.000.000 circa. A causa delle chiusure forzate provocate dalla pandemia, il 2020 non può essere considerato un anno di riferimento. Il mercato italiano perde meno di quello totale europeo, con un meno 17%, circa, nel primo quadrimestre 2021.
Questo netto peggioramento del settore auto, confrontando il primo quadrimestre 2019 e quello 2021 è da spiegare, soprattutto, nell’incertezza dei clienti, per la giusta scelta della motorizzazione ed alla gamma offerta, ancora non completa, delle vetture elettriche ed elettrificate. Queste oggi non sono ancora in grado di soddisfare a pieno tutte le richieste e tutte le nicchie della domanda di un pubblico abituato ad un’ampissima scelta. Si vendono sempre meno veicoli diesel e le perdite di vendite delle auto alimentate a gasolio sono le peggiori. Il mercato delle auto a gas, metano e GPL, ormai è al lumicino, nonostante l’efficace, esistente, rete di rifornimento sviluppata negli ultimi quarant’anni. Questa nicchia sta scomparendo soprattutto a causa della scarsità della gamma di modelli offerti con impianto a gas installato dai produttori delle auto, nonostante la certa economicità di questa tipologia d’alimentazione.
Potenzialità del mercato dei veicoli elettrici ed elettrificati
C’è invece una parte del mercato auto che sta crescendo senza esitazioni, in tutta Europa: quello delle auto elettriche ed elettrificate, che da qualche mese cresce a doppia o addirittura a tripla cifra percentuale e sicuramente è già diventato il protagonista della ripresa. Oggi il 32,30% delle auto vendute in Europa, secondo una nostra rielaborazione, è già elettrico, ibrido, elettrificato. Si tratta di una tendenza continentale, europea, ma anche a livello globale l’auto elettrica sta tirando molto, con pochissime eccezioni, che forse, semplicemente, stanno solo avendo una reazione ritardata, visto che, per le grandi metropoli, i veicoli elettrici a batteria sono la soluzione ideale, ad esempio per le flotte di taxi, con veicoli comodi da guidare, silenziosi, economici e a zero emissioni gassose.
Ragioni che guidano la scelta di una vettura elettrica e che oggi stanno ancora frenando la decarbonizzazione del settore auto
Molte persone, potenziali acquirenti, ammettono ancora di non aver mai guidato un’auto elettrica, cioè non hanno provato di persona il comfort di marcia offerto. Un mezzo elettrico è quasi privo di rumori e di vibrazioni, che specialmente per le auto piccole, da città, segmenti di mercato A e B, potrebbe rappresentare il primo motivo valido d’acquisto di un’auto elettrica, al di là dei notevoli, indiscutibili, vantaggi ambientali ed economici. Pensiamo, ad esempio, che una vettura completamente elettrica, come la Smart EQ Fortwo può essere tranquillamente ricaricata da 0 al 100% della sua autonomia, durante la sosta notturna, in una normale presa elettrica ed il suo comfort di marcia è davvero notevole, rispetto alle concorrenti con motore a scoppio.
Il grande pubblico non conosce ancora le auto elettriche, questo fatto è confermato anche dal variegato, disomogeneo, mercato italiano delle auto elettriche, che dimostra, ancora una volta, che ci sono ancora ampi spazi, segmenti di mercato importanti, per l’inserimento soprattutto di auto di media-alta gamma europea (segmenti D ed E), dove anche la componentistica, di buona qualità, deve essere sviluppata soprattutto in Europa.
Infrastruttura di ricarica
Premettendo che il veicolo elettrico andrebbe caricato in modo lento ed economico durante, soprattutto, le soste, soprattutto notturne, già oggi tutti i veicoli elettrici possono offrire prestazioni ed autonomia per rispondere abbondantemente alle esigenze del cittadino medio. Uno dei punti importantissimi per la diffusione della mobilità elettrica è l’infrastruttura di ricarica pubblica, accessibile cioè durante la sosta in parcheggio oppure durante i rifornimenti rapidi ed ultrarapidi, durante il tragitto marcia, il cosiddetto “opportunity charging”. Grazie alle colonnine di ricarica di recente generazione, che arrivano a ben 350 kW di potenza, si può affermare che, con determinate vetture elettriche, oggi, che si può viaggiare con tempistiche simili a quelle delle vetture di classe alta, con motori endotermici, con soste di 15/20 minuti, che in media già si devono sempre effettuano, anche per motivi di sicurezza, stanchezza del conducente, ogni circa 2 ore di viaggio con tutte le vetture. Solo il gestore Ionity ha già in Europa oltre 400 punti di ricarica con tecnologia “fast”, da 350 kW, vicino alle principali autostrade.
Conclusioni
Già oggi ogni tre auto vendute, una è elettrica (elettrica o elettrificata), quindi si tratta di una certezza di mercato che deve essere vista come un’opportunità per le aziende del Settore. A queste valutazioni va poi aggiunto il settore dei veicoli commerciali, camion, bus, furgoni, macchine movimento terra ed agricole. Chi vuole partecipare alle forniture e sub-forniture di componenti destinati al settore automotive, deve pianificare già lo sviluppo, l’adeguamento innovativo tecnologico. Le soluzioni tecniche offerte dovranno considerare sempre più questa specifica tecnologia dei veicoli che offre già volumi produttivi notevoli.
La conversione dell’industria automotive, italiana ed europea è già un obbligo oggi e sarà anche una grande opportunità economica per dimostrare le indiscusse capacità di lavorare con tempi e capitali ridotti delle organizzazioni italiane, paragonate con le loro concorrenti, sia europee che asiatiche.
Un ruolo importantissimo per rendere più efficienti gli investimenti italiani, guidati dalla necessità di continui aggiornamenti tecnologici, sarà svolto da società di consulenza, laboratori di ricerca e sviluppo ma anche enti specializzati, destinati alla validazione, certificazione delle soluzioni sviluppate nelle industrie italiane, che necessitano di valorizzare oggettivamente le richieste dei costruttori di veicoli.
Per incrementare la qualità, l’affidabilità e ridurre i tempi di sviluppo dei veicoli del futuro, sarà indispensabile il ruolo dei partners indipendenti dell’industria della componentistica automotive.